IL SOL DELL'AVVENIRE

"Libertà va cercando, ch'è sì cara, come sa chi per lei vita rifiuta".

mercoledì 2 maggio 2012

ACCADDE OGGI - 2 maggio -


2 maggio 1868: trattato di Uccialli tra Italia e Abissinia. Vengono riconosciuti i possedimenti italiani in Africa che consentono di fondare l'1 gennaio 1890 la colonia Eritrea

2 maggio 1910: Anna Kuliscioff, in una lettera a Turati, commenta il voto di fiducia dato al governo dal gruppo parlamentare socialista. Il PSI le sembra divenuto, sotto l’influenza dell’ambiente parlamentare, “un qualsiasi partito politico borghese”che, “pur rimanendo il partito più avanzato, si confonde nel gran calderone dell’apoteosi al più abile ed amabile ciarlatano del mondo politico borghese”. Alla Kuliscioff pare “di intravedere che il neo anarchismo sindacalista, ora alquanto dietro le quinte, proromperà tra poco”

2 maggio 1889: trattato di Uccialli tra Italia e Abissinia. Vengono riconosciuti i possedimenti italiani in Africa che consentono di fondare l'1 gennaio 1890 la colonia Eritrea

2 maggio 1944: Fidenza (Parma), pesante bombardamento alleato (30 vittime e 50 feriti). Contemporaneamente gli alleati bombardano la zona della periferia nord e della stazione di Parma (60 vittime)

2 maggio 1945: le truppe tedesche a Berlino si arrendono all’Armata Rossa.

Mentre la Germania depone le armi, in tutta Europa si intensificano colloqui e contatti non solo per discutere la situazione politica generale, ma anche per risolvere la questione urgente della smobilitazione dei partigiani, delle provvidenze predisposte a loro favore e del ruolo dei Cln, che dalla liberazione funzionano come organi di governo provvisorio.

Roma, il ministro del tesoro Soleri lancia il "prestito della liberazione": con l'emissione di buoni del tesoro a scadenza quinquennale e ad un tasso del 5%. Si raccoglieranno 106 miliardi di lire. Concordata l’estensione del premio di liberazione per gli operai del nord, nonostante il blocco salariale convalidato dalla Amg. Seguono nei giorni successivi agitazioni in alcune fabbriche, fra le quali la Borletti, per la corresponsione del premio.

Gravina di Puglia (Bari), scontri fra la popolazione e polizia. Ucciso Vincenzo Lobaccaro, bracciante, omonimo di un ex confinato antifascista e scambiato per quest’ultimo.

Trieste è stotto l'occupazione degli inglesi e dei titini. Nasce il problema dell’amministrazione della città. Il CLN cittadino si schiera con gli inglesi emarginando i comunisti. Dalla Osoppo e con la collaborazione diretta dei servizi inglesi e Usa, nascono varie formazioni armate: III° Cor­po volontari della Libertà, Volontari per la difesa dei confini italiani, Gruppi tricolori­sti e l’Associazione Verdazzurra aderente al III° CVL. Della Verdazzurra i principali espo­nenti sono Ettore Romanut, Giambattista Carron, Piergiorgio Bressani.

Roma, la direzione nazionale della Democrazia cristiana si appella agli alleati perché la questione di Trieste sia affrontata nel corso delle trattative per la firma del Trattato di pace e non venga decisa prematuramente

2 maggio 1946: Montelepre (Pa), componenti della banda Giuliano feriscono l’agente di Ps Gaetano Di Martino

2 maggio 1947: Roma, l’ambasciatore americano in Italia ammette che il maggiore Corso, in forza al G-2 (branca dei servizi Usa), si era posto a “guidare bande neofasciste”, anche se pubblicamente, a seguito di attacchi da parte del quotidiano comunista l’Unità, rettificherà parzialmente affermando che il maggiore era caduto “involontariamente” nella rete neofascista.

Roma, Attilio Piccioni scrive ad Alcide De Gasperi: ”Mi si segnala che l’onorevole Cerreti ha intenzione di far distribuire il pacco viveri gratuito, destinato ai pensionati dell’Istituto nazionale della previdenza sociale ed ai grandi invalidi, e forse ai funzionari e pensionati dello stato, tramite le Camere del lavoro. Sarà opportuno quindi che tu intervenga tempestivamente perché tale distribuzione venga affidata esclusivamente agli organi provinciali dell’alimentazione, cioè alla Sepral, e non ad altre organizzazioni e tanto meno a quelle aventi più o meno colorazione politica”.

Roma, l’ambasciatore James Dunn risponde alla nota inviatagli il 1° maggio dal segretario di Stato, George Marshall: ”Io sono convinto che nessun miglioramento delle condizioni di qui può avvenire con un governo composto come quello attuale. I comunisti, che sono rappresentati nel gabinetto da un gruppo di uomini di secondo piano, fanno tutto il possibile, al di dentro e al di fuori del governo, per provocare l’inflazione ed il caos economico (...) Io dubito che si possa prendere qualsiasi misura efficace per migliorare la situazione fino a quando i comunisti partecipano al governo. Il Partito comunista, è ovvio, combatterebbe duramente qualsiasi tentativo di formare un governo senza la sua partecipazione, ma non credo che sia troppo tardi per un governo di questo tipo (...) Il programma moderato e ingannevole del Partito comunista è apparso ragionevole a gran parte dei lavoratori italiani. Ma se queste stesse persone capissero che il successo del comunismo in Italia significherebbe una rottura dei rapporti con gli Stati uniti, io sono sicuro che la grande maggioranza tra di loro rigetterebbe le aperture comuniste (…) La nostra abitudine di trattenerci dall’esprimere le nostre opinioni in campo ideologico ha completamente avvantaggiato la controparte, che non ha esitato ad usarne ed abusarne(…) Riguardo alla crescita del comunismo, abbiamo assunto un ruolo passivo agli occhi degli italiani. Il vigore e l’energia del movimento comunista in Italia, in particolare l’efficienza organizzativa e propagandistica, e la sua penetrazione nei governi locali che gli assicura una forte influenza in zone di grande importanza per quanto riguarda la distribuzione del lavoro, hanno contribuito ad alimentare l’opinione, e in molti casi la paura, tra gli italiani, che il carrozzone comunista non sia seriamente contrastato dagli Usa. L’ambasciata riceve continuamente lettere di persone che invitano gli Usa a prendere una posizione (...)”

2 maggio 1948: Cosenza, 8 mila contadini occupano terre incolte.

Termina la mobilitazione clandestina degli uomini del 3° Cvl sul fronte orientale.

Bazzano (Bologna), dopo la decisione della direzione della Ducati di chiudere lo stabilimento e licenziare 480 lavoratori, i carabinieri precettano il locale segretario della Camera del Lavoro, minacciando di far uso delle armi se i licenziati si fossero presentati al lavoro. Il giorno successivo, nonostante le minacce dei carabinieri, i licenziati si ripresentano in fabbrica, dove si svolge un’assemblea che decide la prosecuzione della lotta. La Questura fa presidiare lo stabilimento da autoblindo per impedire la continuazione del presidio operaio

2 maggio 1949: Montelepre (Pa), la banda di Salvatore Giuliano attacca un reparto di polizia che sta rientrando in sede. Resta ucciso l'agente Letterio Restuccia, altri due agenti sono feriti. Quattro giorni dopo, nella stessa zona, un camion dei carabinieri costretto a fermarsi per un guasto viene investito da una violenta sparatoria che provoca la morte del carabiniere Gesuino Campus e alcuni feriti. In entrambe le occasioni i banditi riescono a sganciarsi senza perdite

2 maggio 1950: Roma, dopo che la Corte speciale d'assise si è dichiarata incompetente (alla 79.ma udienza), il 23 febbraio 1950 è iniziato davanti al Tribunale speciale militare il processo a Rodolfo Graziani, già vicerè d'Etiopia, già governatore della Libia, già maresciallo d'Italia e aderente alla Rsi della quale è stato ministro della difesa: in questa veste, secondo le imputazioni, operò "spingendo gli italiani alla guerra fratricida" e assumendosi la "responsabilità delle razzie, deportazioni, spoliazioni e assassini di cittadini e di patrioti". Graziani è stato arrestato dai partigiani il 28 aprile 1945, ma il Comando militare alleato l'ha dichiarato sotto la propria protezione sottraendolo all'ordine di fucilazione emesso dal Comitato di liberazione alta Italia. Più tardi il prigioniero è stato consegnato alle autorità italiane. Al processo è difeso da Giorgio Mastino Del Rio e da Francecsco Carnelutti. Il pubblico ministero ha chiesto 23 anni di carcere, i giudici lo condannano a 19 anni di cui 13 anni e 8 mesi condonati. Grazie ad amnistie e condoni sarà in libertà nel giro di pochi mesi

2 maggio 1953: Cittanova (Catanzaro), poliziotti armati di lacrimogeni caricano i partecipanti ad un comizio dell’on. Raffaele Terranova, candidato di Alleanza Democratica che era stato proibito all’ultimo momento. Numerosi feriti e contusi. E’ solo un episodio di una campagna elettorale per nulla tranquilla. Molti i casi di parroci e vescovi denunciati per violazione delle leggi elettorali, per aver usato la loro carica per scoraggiare gli elettori dal voto a sinistra: fra gli altri, Giacomo Cannonero, vescovo di Asti, per propaganda anticomunista svolta sulla Gazzetta di Asti, padre Consoli di S.Agata Li Battiati (Catania), denunciato per incetta di certificati elettorali, don Redento Tucci di Deruta (Pg) per aver dirottato una processione allo scopo di interrompere un comizio comunista

2 maggio 1955: Varese, arrestato e tradotto nel carcere militare Amedeo Bianchi, direttore di un periodico comunista, per vilipendio alle forze armate. Il 4 giugno sarà condannato a 8 mesi e 9 giorni di carcere senza i benefici di legge

2 maggio 1956: Roma, in appunto del Sifar si afferma che “per quanto risulta agli atti della 1° sezione R, l'Organizzazione Osoppo non ha ufficialmente dipeso dal servizio. Vi è stata però una certa dipendenza di fatto (...)”

2 maggio 1958: un messaggio della Conferenza episcopale ricorda agli elettori il dovere dell'obbedienza e, di conseguenza, di votare “in conformità ai principi della religione cattolica e ai decreti della Chiesa”

2 maggio 1959: Trieste, il locale Centro Controspionaggio informa la direzione del Sifar dell'emissione di documenti per il personale del questore De Nozza, con nomi di copertura indicati dall'ufficio Affari Riservati.

La Questura di Pesaro, in risposta ad una richiesta avanzata il 23 marzo dalla Squadra 63 della divisione Affari riservati, comunica che Albanese Gianfranco, militante del Pci “risiede tuttora a Mosca ed i suoi familiari gli inviano la corrispondenza al seguente indirizzo (…)”

2 maggio 1963: Roma, assassinata Christa Wanninger. La morte della giovane tedesca – probabilmente squillo d’alto bordo e informatrice del Sifar – da il via ad uno dei tanti misteri irrisolti della storia italiana. Nella vicenda sono coinvolti strani personaggi legati al Sifar, industriali come Attilio Monti e i fratelli Bruno (poi morto suicida nella villa del suocero Monti a Cap d’Antibes) e Raimondo Rifeser. La Wanninger era legata al produttore tedesco Anton Kirchdorfer, il quale è in contatto con la Parmindex, società il cui proprietario è quel Clay Shaw agente dei servizi britannici e che sarà poi coinvolto (insieme alla Parmindex) nel complotto che porterà all’assassinio di Jhon Kennedy. Si scoprirà poi che la Parmindex sarà, tramite il suo fiduciario italiano Michele Sindona, tra le finanziatrici del neofascismo italiano e del terrorismo sudtirolese. Altra persona coinvolta e degna di menzione: Renzo Mambrini, maresciallo dei carabinieri, addetto stampa del generale De Lorenzo e impiegato in lunghe missioni a Londra. Dopo il congedo dall’arma (1971), Mambrini è assunto come responsabile della sicurezza, dalla Snam di Monterotondo (Roma). Mambrini morirà il 26 novembre 1974 in uno strano incidente stradale sulla Cassia. La vicenda giudiziaria si chiuderà senza un colpevole certo e senza che vengano ritrovati diario e agende della giovane assassinata

2 maggio 1964: Saigon, forze del Fronte di liberazione affondano un’unità da guerra americana e distruggono 19 aerei.

La Rochelle (Francia), fugge dall’Ospedale civile, con la complicità della polizia Marc Robin, condannato all’ergastolo per le sue attività come esponente dell’Oas

2 maggio 1966: Roma, dimissioni del rettore Papi. Da quattro giorni l’università di Roma è occupata dagli studenti ed è in corso uno sciopero di professori e assistenti che chiedono le sue dimissioni. Il giorno dopo la polizia sgombera l’ateneo

2 maggio 1968: da Memphis, dove è viva la commozione e l’agitazione in seguito all’assassinio di Martin Luther King, parte una“Marcia dei poveri” guidata dal collaboratore di Martin Luther King, Ralph Abernathy. La marcia si dirige verso Washington: lo scopo è di sensibilizzare il Congresso americano sulla situazione dei neri e di costruire, sulle rive del fiume Potomac, un “villaggio della resurrezione”

2 – 3 maggio 1968: il “Maggio francese” inizia con vivaci agitazioni nelle università di Parigi e Nanterre. La Sorbona, dove si è verificato un attentato incendiario del gruppo Occident viene chiusa. La stessa cosa avviene a Nanterre. I rettori Roche e Grappin chiedono l’intervento della polizia. Gli studenti tentano di rioccupare, nascono violenti scontri: 27 studenti arrestati.
Gli eventi del maggio e giugno 1968, che in Francia coinvolsero nellla rivolta una decina di milioni di persone, iniziarono per motivi piuttosto banali: l'espulsione da parte delle autorità dell'università di Nanterre a Parigi di un gruppo di anarchici (tra cui Daniel Cohn-Bendit), per la loro attività contro la guerra in Vietnam. Questo provocò una dimostrazione.
L'arrivo di ottanta poliziotti fece arrabbiare molti studenti, che abbandonarono gli studi per aggregarsi alla battaglia ed espellere i poliziotti dall'università.
Ispirati dal sostegno, gli anarchici presero il palazzo dell'amministrazione. L'occupazione si allargò, Nanterre fu circondata da poliziotti, e le autorità decisero di chiudere l'università. Il giorno dopo, gli studenti di Nanterre si riunirono all'università della Sorbonne, al centro di Parigi. La pressione continua della polizia e l'arresto di oltre 500 persone fecero esplodere la rabbia dei presenti, e ci furono scontri nelle strade per cinque ore.
La proibizione totale di qualunque manifestazione e la chiusura della Sorbonne fecero scendere in piazza migliaia di studenti. Iniziò la costruzione delle prime barricate. Il 7 maggio, 50.000 persone sfilarono per le vie contro la polizia, e ci fu una battaglia giorno e notte per le vie del Quartiere Latino.
Gli studenti urlavano “Evviva la comune parigina!” Entro il 10 maggio, le amministrazioni si sentirono obbligate a trattare, ma nelle strade c'erano già 60 barricate, e gli operai avevano cominciato ad unirsi agli studenti. Una grossissima manifestazione a Parigi il 13 maggio, vide un milione di persone nelle piazze.
La polizia fi costretta a ritirarsi dal Quartiere Latino, gli studenti occuparono la Sorbonne ed in poco tempo gli studenti di tutta la Francia cominciarono l'occupazione delle università. Il 14 maggio è volta degli operai: iniziano le loro prime occupazioni delle fabbriche, finché arrivano ad occupare la più grande industria della Francia, la Renault-Rillancourt.
La notte del 14 maggio viene occupato il Teatro Nazionale di Parigi, che diventerà il luogo delle assemblee del movimento. Il 17 maggio, cento fabbriche erano già in mano agli operai, e 122 entro il 19 maggio.
A questo punto, più di sei milioni di persone erano coinvolte negli scioperi ed occupazioni. Dopo l'occupazione della Renault, gli occupanti della Sorbonne sfilano sotto bandiere rosse e nere per unirsi agli operai in sciopero.
Quest'unione fra studenti e lavoratori rappresentava un incubo per lo stato, per i sindacati e per il partito comunista francese. Diecimila poliziotti di riserva furono richiamati, ed il partito comunista incitò i suoi associati a fermare la rivolta. Il partito comunista si unì al governo e ai capitalisti per tentare di varare delle riforme, ma quando andarono alle fabbriche per trattare furono irrisi dai lavoratori. In effetti non si trattava di uno sciopero di studenti o uno sciopero dei lavoratori, ma di uno sciopero della gente.
Il 24 maggio gli anarchici organizzarono una manifestazione con più di trentamila persone che sfilarono verso il palazzo della Bastille.
La polizia controllò i ministeri, ma lasciò scoperta la borsa, e questa fu data alle fiamme. A questo punto alcuni gruppi di sinistra persero il controllo. I trotzkista della JCR fecero rientrare la gente nel quartiere latino, mentre i socialisti dell'USP e UNEF impedirono che la folla occupasse i ministeri di finanza e giustizia.
Entro il 5 giugno la maggioranza degli scioperi era finita, e quelli rimanenti furono schiacciati in stile militare. Nei giorni successivi, durante le lotte con la polizia, furono uccisi tre operai.
Il 12 giugno, le dimostrazioni furono proibite, i gruppi radicali banditi, e i suoi membri arrestati. La mancanza d'indipendenza e di organizzazione lasciò le occupazioni isolate tra loro e fece sì che la rivolta parigina, infine, fallisse

2 maggio 1969: Torino, scioperano i lavoratori della Juvenilia contro il licenziamento di quattro impiegati, dopo aver svolto un’assemblea nella chiesa del Santo Natale.

Vignate Milanese, il sindaco requisisce la Magnetofoni Castelli, i cui proprietari si oppongono alla costituzione della commissione interna e hanno licenziato 5 lavoratori.

Lucca, «Lunedì vogliamo rientrare al lavoro con la banda, come avvenne nel 1919», così dicevano le operaie della Cucirini-Cantoni venerdì due maggio, alla fine dell'assemblea, nella quale era stata accettata, con un entusiastico si detto per alzata di mano, l'accordo proposto dalla direzione (v. aprile 1969). Era dal lontano 1919 che alla Cucirini Cantoni di Lucca non si riusciva a vincere. Eppure le lotte non erano mancate; l'ultima, nel 1963, era durata ben quattro mesi, e la conclusione era stata il rientro a testa bassa con un premio «una tantum» di 30 mila lire. Ma la lotta del 1963 ha avuto la sua logica conclusione con la lotta del 1969, con i 42 giorni di sciopero iniziati sin dal primo momento con una forma di lotta a singhiozzo: mezz'ora dentro e mezz'ora fuori. Solo un oligopolio internazionale come la Cucirini-Cantoni, con centinaia di stabilimenti sparsi in tutto il mondo, ha potuto resistere per tanti giorni

2 maggio 1970: Sarzana, il magistrato Franco Marrone, in un convegno sul caso Valpreda, parla di “giustizia di classe”. Per questa affermazione sarà aperto a suo carico un procedimento disciplinare.

Cento aerei statunitensi sganciano tonnellate di bombe sul nord Vietnam

2 maggio 1971: Forlì, un attentato dinamitardo devasta la sede di Lotta Continua.

Egitto, alla vigilia della visita del segretario di stato americano Rogers, il presidente Sadat destituisce il vice presidente Ali Sabri, ritenuto troppofilo sovietico.

Washington, grande manifestazione per la pace in Vietnam. La polizia effettua centinaia di arresti. Dalla sua residenza californiana, il presidente Nixon bolla le manifestazioni “che pretendono di ristabilire la pace all’estero, infrangendola nel loro stesso paese” ed incita la polizia a far rispettare l’ordine pubblico

2 maggio 1972: Milano, la polizia fa irruzione in un appartamento di via Boiardo, una delle basi dei Gap (Gruppi di Azione Partigiana). Al termine della perquisizione si presenta alla porta d'ingresso Marco Pisetta, segnalatosi nel 1969 per due attentati a Trento, che viene fermato, interrogato e più tardi rilasciato. Agli inquirenti si è detto disponibile a fornire notizie. Lo farà una prima volta in giugno, quando il comandante dei carabinieri di Trento colonnello Michele Santoro avvertirà il giudice istruttore di Milano che Pisetta è pronto a farsi interrogare. Il magistrato andrà e Pisetta farà molti nomi ottenendo però scarso credito. Concluso l'interrogatorio, Santoro scriverà ai suoi superiori che, "d'intesa con il Sid" Pisetta era stato"avviato in luogo sicuro, lontano da Trento, per evitare che possa essere avvicinato da organi di polizia". L'appartamento di via Boiardo era stato affittato da un giovane che aveva dichiarato di chiamarsi Luigi Russo: in realtà era Giorgio Semeria delle Brigate Rosse.

New York, muore John Edgar Hoover, leggendario numero uno dell’FBI

2 maggio 1974: Torino, due brigatisti rossi fanno irruzione nella sede del Centro Don Sturzo, presieduto dal democristiano Giuseppe Costamagna. Negli uffici c'è solo l'impiegato Giancarlo Fava, che viene legata e imbavagliato, poi i terroristi se ne vanno dopo avere sottratto documenti e tracciato su una parete il simbolo dell'organizzazione. Analoga operazione è compiuta a Milano nella sede del Comitato Resistenza Democratica di Edgardo Sogno

2 maggio 1980: Roma, un gruppo di terroristi fa irruzione nello studio dell'architetto Sergio Lenci, che ha collaborato alla costruzione del carcere di Rebibbia. Dopo averlo legato e imbavagliato e tracciato sul muro slogan e la firma di Prima Linea, gli sparano ferendolo gravemente

2 maggio 1982: scoppia la guerra nel protettorato inglese delle Falkland tra Argentina e Gran Bretagna. La flotta inglese bombarda per 19 ore la costa.

Roma, XV Congresso della Democrazia Cristiana. La corrente di Fanfani e Piccoli si unisce a quella di Andreotti per sostenere Ciricao De Mita (con una sua corrente di sinistra della Dc). De Mita è eletto con il 57 per cento dei voti, mentre al suo antagonista (corrente di centrodestra) Arnaldo Forlani andrà il 43 per cento dei voti. Il nuovo consiglio nazionale della DC risulta così composto: Piccoli, Andreotti, Fanfani con il 35,03 % e 56 seggi; Dorotei, Forze Nuove e Forlaniani con il 34,74 % 56 seggi; Area Zaccagnini 30,23 % 48 seggi.

La Spagna è il sedicesimo paese che entra a far parte della NATO

2 maggio 1983: Roma, per ordine della Commissione parlamentare d'inchiesta sulla Loggia Massonica P2 è perquisita la sede della Gran Loggia d'Italia degli Alam - Obbedienza di Piazza del Gesù. Sono sequestrati gli elenchi degli associati e altri documenti. Alla perquisizione è presente il Gran Maestro Giovanni Ghinazzi

2 maggio 1987: L' Espresso pubblica un' intervista a Mario Moretti che dice che "se il problema dei prigionieri politici viene finalmente affrontato in sede politica siamo disponibili ad affrontare chiunque". Secondo Moretti, gli incontri avuti da lui in carcere con Paolo Cabras e Remigio Cadevon, direttore e vice direttore del Popolo, mostrano la disponibilita' dei capi storici delle Br ad ascoltare "senza preclusioni" le opinioni sul problema dei "prigionieri politici". Sulla proposta di Flaminio Piccoli circa la possibilità di concedere la grazia ai brigatisti che uccisero Moro in cambio di "tutta la verità" sulla vicenda. Moretti dice: "l' on. Piccoli presenta un tema che è sicuramente di grande interesse. va pero' scomposto in due parti. Lo stabilire una relazione tra la nostra liberazione e delle rivelazioni sull' affare Moro non appare proponibile per la buona ragione che su quella vicenda, tutto o quasi tutto e' gia' di dominio pubblico ed anche arcinoto. E' vero pero' che sul piano storico quei 55 giorni si prestano a letture complesse, ricerche e discussioni tutte ancora da fare (...) in tal senso non escludo affatto una riflessione aperta ma di Curcio e altri compagni su quei giorni". "Giustamente - conclude Moretti - si sta tentando di comprendere il senso e la dinamica del sequestro Moro. Ma troppo spesso si cerca soltanto una strumentalizzazione di interpretazioni a benefici di questo o quel partito (...) mi sono sempre sottratto a giochi di questo tipo e intendo ancor più farlo ora"

2 maggio 1995: bombardamento serbo su Zagabria. L’effetto propagandistico dell’operazione è molto forte.

Inizia il processo per la strage di Capaci del 23 maggio 1992, in cui morirono Giovanni Falcone, Francesca Morvillo e gli agenti della scorta Vito Schifani, Antonio Montinaro e Rocco Di Cillo. 41 imputati tra cui il vertice della cupola mafiosa.

Francesco Musotto, presidente della Provincia di Palermo, dichiara di aver rinunciato al mandato di difensore di uno degli imputati, il costruttore Sbeglia, legato a Totò Riina. Nei giorni scorsi Musotto aveva citato in giudizio Claudio Riolo per un articolo pubblicato su Narcomafie, in cui veniva criticato per la sua decisione di difendere un imputato mentre la Provincia si era costituita parte civile tramite il suo vicepresidente.

Al processo a Bruno Contrada, l'ex dirigente della criminalpol Alberto Sabatino e il funzionario di polizia Franco Rotella affermano che la collaborazione con Contrada è stata sempre leale e corretta. Il giorno 5 anche l'ex questore ed ex prefetto di Palermo Mario Jovine rilascerà una testimonianza favorevole a Contrada. Il sottosegretario agli interni, Luigi Rossi, in un'udienza successiva dichiarerà che Falcone evitava di avere rapporti con Contrada.

Assassinato Marcello Grado, figlio di Gaetano, legato a Totuccio Contorno. Con lui muore un suo accompagnatore, Luigi Gullo

2 maggio 1996: interrogato a New York per rogatoria Gaetano Badalamenti, nell'ambito del maxiprocesso quater in cui sono imputate 65 persone, tra cui due suoi figli, Leonardo e Vito. Badalamenti ha detto di essere andato via da Cinisi agli inizi degli anni '80 perché stanco di essere continuamente cercato dalle forze dell'ordine e non perché fosse preoccupato per la vita sua e dei figli. Ha negato che i suoi figli siano mafiosi, facendo notare che Buscetta, che ora accusa Leonardo di essere uomo d'onore, ha fatto una dichiarazione contrastante con quella resa al processo Pizza Connection, in cui il pentito aveva affermato che nessuno dei figli e dei parenti di Badalamenti era affiliato alla mafia e che don Tano non aveva mai fatto traffico di droga. Badalamenti si è dichiarato disposto ad un confronto con Buscetta e con altri pentiti.
Qualche giorno prima il difensore di Buscetta, l'avvocato Luigi Ligotti, aveva comunicato che l'avvocato di Badalamenti, Lawrence H. Shoenbach, gli aveva offerto il silenzio più eloquente delle parole del suo assistito sull'omicidio Pecorelli, in cambio della disponibilità di Buscetta ad aiutarlo in una eventuale revisione del processo Pizza Connection. L'avvocato Ligotti, che giudica quello del collega americano un discorso molto mafioso, ha spedito il nastro con la registrazione del colloquio alle autorità giudiziarie statunitensi

2 maggio 1998: arrestato a Giardini Naxos (Me) Giovanni Gennaio del clan Sciuto, accusato di essere il mandante dell'agguato del 7 aprile a Catania, in cui fu ferito agli occhi il piccolo Nico Querulo. Arrestato per favoreggiamento l'incensurato Giuseppe Petroliti.

Arrestate a Napoli 23 persone accusate di far parte del clan Sarno. Da intercettazioni telefoniche gli inquirenti hanno appreso che il clan stava preparando una strage contro il clan avversario responsabile dell'uccisione di Luigi Amitrano, avvenuta il 26 aprile. I Sarno intendevano uccidere il maggior numero di camorristi avversari, con armi, autobombe e forse bazooka. Le armi e gli esplosivi non sono stati trovati. Tra gli arrestati i capi dei due schieramenti rivali, Antonio De Luca Bossa e Vincenzo Sarno.

Trovato a Palma di Montechiaro (Ag) il cadavere del contadino incensurato Calogero Vinciguerra, ucciso con un colpo di pistola alla testa

2 maggio 1999: al termine della cerimonia dedicata a padre Pio, il Pontefice riceve Giulio Andreotti, due giorni dopo che è stata resa nota la richiesta di ergastolo avanzata dalla pubblica accusa. “Evidentemente- commenta il senatore- qualcuno sente con obiettività come stanno andando le cose e non si lascia suggestionare”.

ll procuratore perugino Cardella replica all’ondata di critiche piovuta sulla richiesta del carcere a vita per il senatore Giulio Andreotti “Quel che avevamo da dire lo abbiamo detto in aula. Anche una parola fuori da quella sede sarebbe inopportuna. Siamo pm e i processi li facciamo in tribunale”.

Emessa dal Tribunale di Marsala (Tp) la sentenza al termine del processo, denominato "Selinus", contro 12 imputati accusati di appartenere alle famiglie mafiose di Mazara, Castelvetrano e Marsala, condannati complessivamente a 63 anni di carcere

2 maggio 2000: insediato il nuovo comandante in capo della Nato, generale Joseph Ralston che sostituisce il suo connazionale, Clark.

Milano, i carabinieri del Ros operano 6 arresti nell’ambito di un’inchiesta negli ambienti dei estrema sinistra, recuperando armi di vario calibro. Gli arrestati sono: Claudio Conti Erling; Riccardo Cucinella; Salvatore D’Alise; Luca Motta; Monica Marchini; Marco Saraco.

Bari, arrestate dai carabinieri 15 persone accusate di avere commercializzato e imposto ai gestori di circoli ricreativi macchinette per il gioco d'azzardo. A tal fine le società dei fratelli Fornelli avrebbero stretto accordi con gruppi della criminalità organizzata di Bari, Foggia e Potenza

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